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> Un bel brano, che a me è piaciuto.
 
Prometeo
Inviato il: Giovedì, 12-Lug-2007, 18:46
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Ok ho appena finito di leggere un libro veramente ben fatto: hocus pocus di kurt vonnegut. E' un libro leggere, 8€ per 250 pagine che vale DAVVERO la pena di leggere. Consigliato totalmente. Sarebbe lungo fare una recensione ma mi permetto di prenderne in prestito una parte davvero significativa e riportarla qua.

Mi prendo lo sbattito di trascrivere tutta sta cosa quindi leggetela cazzo, ne vale la pena, sul serio.


"Restai nel garage. Non avevo voglia di salire in casa. Non avevo neanche voglia di uscire all'aperto e mi misi a leggere I protocolli degli Anziani di Tralfamadore, il racconto di fantascienza su Black Garterbelt. Trattava di fili di energia intelligenti lunghi miliardi di anni-luce. Essi volevano che forme di vita mortali, autoriproducentesi, si diffondessero per tutto l'Universo. Sicchè diversi di essi, gli Anziani del titolo appunto, tennere consiglio intersecandosi nei pressi di un pianeta chiamato Tralfamadore. L'Autore non dice perchè mai gli Anziani pensassero che la diffusione della vita mortale fosse un'idea tanto birllante. Non lo biasimo. Io, per me, non riesco a trovare alcun valido argomento in favore di ciò. Per me, volere che ogni pianeta abitabile sia abitato è come volere che tutti abbiano l'herpes labialis. Gli Anziani convengono che l'unica maniera pratica per prtare la materia da un capo all'altro del cosmo è di farla viaggiare sotto forma di piante e animali estremamente piccoli e durevoli a bordo di meteore che rimbalzano da un pianeta all'altro. Ma finora non si è mai evoluto un germe tanto duro da resistere a un simile viaggio. La vita è troppo facile per loro. Sono una massa di rammolliti. Qualsiasi creatura da essi infettata, chimicamente parlando, è tanto stimolante quanto un brodo di pollo.

V'erano persone sulla Terra all'epoca della riunione degli Anziani, ma erano semplicemente dell'altra brodaglia calda in cui nuotare, per i germi. Senonché gli abitanti della Terra avevano cervelli molto sviluppati e alcuni di loro sapevano parlare. Qualcuno persino leggere e scrivere! Sicché gli Anziani si concentrarono su di loro e si chiedono se i cervelli della gente non potrebbero, chissà, inventare test di sopravvivenza per germi veramente orribili. Insomma, videro in noi un potenziale per mali chimici su scala cosmica. Né noi li deludemmo.

Che racconto!

Accadde dunque, secondo questo racconto, che la leggenda di Adamo ed Eva venne messa per iscritto per la prima volta. Una donna se ne incaricò. Fino ad allora, quella affascinante fandonia era stata tramandata oralmente di generazione in generazione.
Gli Anziani lasciarono che questa donna scrivesse gran parte del mito dell'origine cosi come lei lo aveva sentito raccontare, né piu né meno. Dopodiché essi assunsero il controllo del cervello di questa donna e le fecere scrivere qualcosa che non aveva mai fatto parte, finora, del mito.
Si tratta di un discorso che si suppone rivolto da Dio ad Adamo ed Eva. Questo era quanto, e la vita sarebbe diventata un inferno per i microorganismi di li a non molto: "Riempite la terra e dominatela; imperate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che si muove sulla Terra."

Sicché la gente della Terra credeva di aver ricevuto dal Creatore dell'Universo Stesso l'ordine di mandarlo a catafascio. Senonché procedevano con troppa lentezza e allora gli Anziani, insoddisfatti, misero in testa agli uomini che erano proprio loro le forme di vita destinate a diffondersi in tutto il creato. Era un'idea assurda, ovviamente. Cedo la parola all'Anonimo: "Come potevano quegli esseri di carne e osse, cui necessitava cibo e acqua e ossigeno, i cui intestini producevano un'enorme quantità di feci, sperare di sopravvivere a un viaggio nell'illimitato vuoto dello spazio siderale? Era già un miracolo, se codesti goffi e avidi giganti riuscivano ad arrivare al bar dell'angolo."
Gli Anziani, fra parentesi, avevano rinunciato a esercitare la loro influenza sugli umanoidi di Tralfamadore, il pianeta presso il quale si riunivano. I Trafalmadoriani avevano uno spiccato senso dell'umorismo, e quindi sapevano di essere quei citrulli estremamente limitati, per non dire pazzi, che erano in realtà. Si dimostrarono immuni ai kilovolt d'orgoglio con cui gli Anziani gli stimolarono il cervello. Si misero a ridere non appena gli balenò in mente l'idea che essi fossero la gloria dell'Universo, destinati a colonizzare altri pianeti e renderli partecipi della loro magnificenza. Essi sapevano esattametne di essere stolti e maldestri, anche se alcuni di loro sapevano parlare e qualcuno persino leggere e scrivere e far di conto. Un loro autore scrisse delle esilaranti satire sui Tralfamdoriani che arrivano su altri pianeti con l'intento di diffondervi la loro civiltà.
Invece gli abitanti della Terra, qui da noi, essendo privi di umorismo, trovarono la stessa idea del tutto accettabile.

Gli Anziani si resero conto che la gente di qui avrebbe creduto a qualsiasi panzana, su di sé, per assurda che fosse, purché fosse lusinghiera. Onde accertarsene, compirono un esperimento. Misero in testa ai Terricoli che l'intero Universo fosse stato creato da un grosso animale maschio che somigliava esattametne a loro. Costui sedeva su un trono con tanti tronetti tutt'intorno a lui. Quando le persone morivano, andavano a sedersi su quei piccoli troni per sempre, poiché erano parenti stretti del loro Creatore.
La gente di quaggiù bevve questa panzana!

Un'altra cosa che mandava in sollucchero gli Anziani riguardo ai Terrestri, era che costoro temevano e odiavano altri Terrestri che non avessero un aspetto e una parlata esattametne simile alla loro.
Tutti quanti si rendevano dura la vita a vicenda. Ne facevano un inferno per sé e per i cosiddetti "animali inferiori". Ritenevano "animali inferiori" gli stranieri. Quindi bastò agli Anzini, onde far sì che i germi conoscessero tempi davvero duri, insegnarci a fabbricare armi sempre più efficaci mediante lo studio della Fisica e della Chimica. Gli Anziani non persero tempo, al riguardo.

Fecero cadere una mela sulla testa di Isaac Newton.
Fecero drizzar le orecchie al giovane James Watt quando il bricco del tè di sua madre si metteva a fischiare.

Gli Anziani ci indussero a credere che il Creatore in trono odiasse gli stranieri quanto noi li odiavamo e che Gli avremmo fatto un grosso piacere se avessimo provveduto a sterminarli con ogni possibile mezzo.
Questa panzana ebbe un grosso successo sulla Terra.

Non andò quindi molto che imparammo a produrre i veleni più mortali dell'Universo e impuzzolire l'aria, l'acqua e il suolo. L'Anonimo, di cui vorrei tanto conoscere il nome, scrive: "I germi morivano a miliardi o non riuscivano a riprodursi, non essendo più all'altezza di farlo."
Alcuni sopravvissero però, e anzi prosperarono, laddove quasi tutte le altre forme di vita sulla Terra perivano. Poi, quando alfine tutte le altre forme di vita furono scomparse, e questo pianeta divenne arido e sterile come la luna, quei germi si ibernarono come spore virtualmente indistruttibili, capaci di attendere a tempo indeterminato l'occasione propizia: cioè il prossimo colpo fortunato da parte di una meteora. Così, finalmente, i viaggi nello spazzio divennero realmente fattibili."


E cazzo finalmente c'ho messo un'ora... cmq magari non si capirà molto il senso fuori dal contesto del libro considerato che questo è un racconto che legge il protagonista e riporta cosi, cmq ne vale davvero la pena. Boh è un pò il mio pensiero riguardo tutto sta cosa, siamo veramente una specie triste, noi uomini sapiens sapiens.


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