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Inviato il: Domenica, 25-Feb-2007, 05:54
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Member Gruppo: Members Messaggi: 10 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 09-Feb-2007 |
Signor Spauracchio buondì,
1) Organico : c'è un fine ben preciso . 2) Elie Wiesel è una punta di diamante del fronte sterminazionista.LUI ha scritte quelle cose. Me ne frego delle motivazioni . Come un cane ha seguito il proprio padrone. Ovvero ,non era un cane e ,da persona ragionante ,ha SCELTO di seguire i propri carcerieri...anzichè aspettare i "liberatori" comunisti ,ipotesi "peggiore " ,ancora,in chiave anti-Nazionalsocialista. 3) Hoess : quello che conta è : la Sua "confessione" fù ESTORTA con la tortura. Quindi di NESSUN valore. Mi è sufficiente. Tutto il resto è polemica sterile. 4) NUMERI : gli studi nostri hanno portata la cifra totale dei decessi ebrei (nel periodo 1940-45 , per varie cause) a CIRCA 120.000 . 5) Wannsee : nulla di nuovo. L'endloesung era definita ,ed è stato, l'allontanamento degli stranieri dal territorio del Reich. Fino al 1941 le rappresentanze sioniste ,in Germania, collaborarono attivamente con Heichmann a tale operazione. Il presunto "cacciatore di Nazionalsocialisti" ,tale ebreo Wiesenthal, ne fù artefice,come accusato dal Cancellere austriaco Kreisky. E' un dialogo tra sordi.questo, quindi ritengo inutile continuarlo. Stupido(dice Lei), arrogante(dico io)... non sono io. Buon proseguimento. Erwin www.thule-toscana.com erwin@thule-toscana.com Skype:velvetblu |
Inviato il: Domenica, 25-Feb-2007, 06:41
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Member Gruppo: Members Messaggi: 10 Utente Nr.: 10 Iscritto il: 09-Feb-2007 |
Raul Hilberg, La distruzione degli Ebrei d'Europa Volume primo e Volume secondo Einaudi pp 1479 Lire 40000 ---- Un lavoro che dura da oltre vent'anni, raccolto in due volumi per un totale di 1500 pagine. "La distruzione degli Ebrei d'Europa" è senz'altro il libro che maggiormente ha contribuito alla comprensione del meccanismo di sterminio progettato e realizzato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale. Raul Hilberg nato a Vienna, fu costretto nel 1939 ad emigrare negli Stati Uniti, con tutta la famiglia, a causa delle leggi razziali. Ritornò nel Vecchio continente, come liberatore, nelle file dell'esercito americano. -----------------------------------------------------------------------------------------------Conferenza di Wannsee: ...quella di una decisione di sterminare gli ebrei che sarebbe stata presa il 20 gennaio 1942 a Berlino-Wannsee; che il primo di loro, R.a.u.l. H.i.l.b..e.r.g , oggi è ridotto a spiegare tutto, in maniera strampalata, con delle presunte iniziative che la burocrazia tedesca :... ... a v r e b b e arditamente preso, secondo lui,... ... senza ordine,... ... senza piano,.... ... senza istruzione,... ... senza controllo e ... ....semplicemente grazie,... ... pare, ad un’incredibile incontro degli spiriti e... ... una trasmissione di pensiero consensuale. Citato a futura memoria. Erwin Con il presente post si chiude la mia-Nostra partecipazione a questo dibattito. |
Inviato il: Lunedì, 26-Feb-2007, 12:43
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Moderatore Gruppo: Admin Messaggi: 118 Utente Nr.: 2 Iscritto il: 03-Feb-2007 |
Non può fregarsene delle motivazioni che hanno spinto Elie Wiesel ad affrontare la marcia e inventarsene delle proprie. Qui si svela la valenza di ciò che afferma, come con la limitazione alla mera tortura di Hoess e il gioco del "lascia o dimezza", nel quale finchè non si arriva a 0 (zero) si accetta sempre la stima più bassa.
Ennesimo capolavoro di cut&paste fatto con stile; forse è meglio riportare di seguito la continuazione del testo dal quale Erwin ha attinto (in fondo il link [1]): "[...]L'orrore che si trovò di fronte al momento della liberazione dei campi di sterminio fu tale da generare in lui quasi una vocazione alla testimonianza della shoah, coinvolgendolo da quel momento nello studio e nella stesura di questo testo. Il lavoro di Hilberg è scientificamente importante. La mole di documenti, analizzati e catalogati, hanno permesso all'autore di ricostruire tutte le tappe che condussero i nazisti ad elaborare e mettere in pratica la soluzione finale della questione ebraica.[...]" Per quanto riguarda la "citazione a futura memoria", non è difficile fare del revisionismo riportando Robert Faurisson [2]. Costruire considerazioni proprie leggendo di persona i libri che si critica non può che far bene. (l'invito penso sia chiaro.) Signor Erwin la ringrazio, mi ha insegnato la superficialità e la menzogna del filone revisionista, rivelando l'oscurata impostazione nazionalsocialista che solo con la negazione della propria storia potrebbe tentare una positiva propaganda. Per quanto riguarda questa discussione, la dichiaro ancora aperta. 1.
2.
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Inviato il: Mercoledì, 28-Feb-2007, 13:36
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Newbie Gruppo: Members Messaggi: 5 Utente Nr.: 13 Iscritto il: 13-Feb-2007 |
Condivido pienamente le motivazioni poste da Spauracchio, in particolare in relazione alla superficialità del punto di vista revisionista, dimostrata dal caso di Erwin, che, a corto di motivazioni pseudo scientifiche e stanco di riscrivere ogni giorno le stesse cose, ha pensato bene di tagliare la corda, senza ancora capire che il suo non può essere un punto di vista critico, cioè il punto di vista di una persona che intende capire i fatti come essi si sono verificati.
La sua è piuttosto una liberissima interpretazione dei dati a sua disposizione a scopo personale, cioè con l'obiettivo di appigliarsi a qualcosa, qualunque cosa, che giustifichi ciò che lui ha scelto di credere. Non è quindi un punto di vista frutto di studi e confronti, di analisi e letture, ma solo una posizione costruita a tavolino, atta a giustificare le sue tendenze razziste nei confronti di chi ha opinioni politiche diverse dalle sue. Ecco cosa penso. Inoltre non mi spiego il motivo per cui Erwin citi Hilberg, che documenta ampiamente con valide e obiettive documentazioni il meccanismo che ha condatto alla distruzione di milioni di persone nel periodo nazista. |
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